In questo articolo vogliamo parlarvi di un’interessante funzione che Google ha integrato nella sua applicazione per rendere l’esperienza dell’utente sempre più personalizzata.
Si tratta di Google Discover, una risorsa che permette agli utenti di ottenere tantissimi contenuti in base alle loro ricerche o ai loro interessi.
Google Discover cos’è e come funziona
Google Discover non è altro che una risorsa integrata nell’app di Google che fornisce agli utenti dei contenuti personalizzati in base ai lori interessi.
Partendo dal presupposto che tutto ciò che cerchi su Google viene memorizzato nel tuo account, non è stato troppo difficile per il colosso di Mountain View realizzare dei contenuti su misura per ogni utente. E no, non ti sta spiando.
Per fornire le notizie più pertinenti in base agli interessi di ogni utente, Google non utilizza altro che la sua intelligenza artificiale insieme agli algoritmi. La risorsa Discover è in grado, infatti, di proporti una serie di contenuti di tuo interesse all’interno di un feed delle notizie presente nel tuo smartphone.
Fu introdotto per la prima volta nel 2018, e si differenzia da Google Search per un semplice aspetto: su quest’ultimo si inserisce una query per cercare informazioni, mentre su Google Discover i contenuti vengono forniti dai sistemi automatici di Google, in base all’interesse degli utenti.
I contenuti forniti da Google Discover non sono sempre gli stessi: essi cambiano in base all’aggiornamento dei contenuti pubblicati sul web e agli interessi degli utenti.
Questa risorsa è in continua evoluzione. Infatti, nel 2019 è stata aggiunta una funzione che permette agli utenti di controllare i contenuti che visualizzano.
Ogni utilizzatore può, cliccando sulle due linee posizionate in basso a destra della notizia, suggerire a Google di non essere interessato a quel determinato contenuto, e quindi di non voler più visualizzare pagine simili.
Produrre contenuti secondo le linee guida Google
In Google Discover si rivela di fondamentale importanza una strategia Seo oriented, perché tutti i contenuti che vengono indicizzati da Google sono di conseguenza idonei ad essere visualizzati in Discover.
Una domanda che ti starai ponendo sicuramente è come apparire su Google Discover. Nel presente paragrafo cercheremo di fornirti tutte le informazioni utili per produrre contenuti idonei per Google Discover. Vediamo subito da dove iniziare.
Anche in questo caso valgono le regole che abbiamo già visto nell’articolo sulla scrittura seo per blog, ovvero che i contenuti pubblicati devono essere in primo luogo interessanti e coinvolgenti per chi li legge.
Prima di parlarti di come ottimizzare i tuoi contenuti secondo la scrittura Seo, vogliamo elencarti una serie di linee guida fornite da Google, da tener presenti per aumentare le probabilità di successo dei tuoi contenuti:
- Scegli dei titoli che catturino l’attenzione e che riassumano il contenuto del tuo articolo;
- Non utilizzare tattiche ingannevoli per aumentare il coinvolgimento negli elementi dell’anteprima, come nel titolo, nello snippet o nelle immagini;
- Non utilizzare tattiche per manipolare l’interesse dell’utente;
- Prediligi dei contenuti attuali, che possano fornire delle utili informazioni;
- Inserisci all’interno del contenuto quante più informazioni possibili: date, autori, intestazioni;
- Inserisci delle immagini che possano catturare l’attenzione dei tuoi lettori, prediligendo quelle di grandi dimensioni (1200px di larghezza).
I principi EAT di Google
Le linee guida precedentemente elencate non sono le uniche da tener presenti, ad esse si aggiungono altri principi elaborati da Google.
È importante sapere che i sistemi automatici di Google sono più propensi a mostrare su Discover tutti quei contenuti provenienti da siti le quali pagine seguono i principi EAT (Expertise – Authoritativeness – Trustworthiness).
Questi principi si applicano sia a Google Search che a Google Discover in maniera piuttosto simile e servono per migliorare la qualità delle pagine e di conseguenza l’esperienza dell’utente.
- Expertise (competenza): questo indicatore prende in considerazione il contesto e la capacità di una pagina di rispondere alla query dell’utente. Un requisito fondamentale è quello di essere competenti in un argomento, non necessariamente secondo criteri scientifici, ma è importante che il contenuto (di qualunque tipo esso sia) soddisfi l’intento di ricerca.
- Authoritativeness (autorevolezza): un contenuto si giudica autorevole quando ottiene un certo valore, che si basa su una serie di indicatori. Alcuni di essi sono ad esempio i link, le citazioni e il dominio. In generale, tieni presente che un contenuto è autorevole quando non solo viene consultato, ma anche citato in altri contenuti.
- Trustworthiness (affidabilità): questo principio fa riferimento a come viene valutato un sito, se in modo positivo o negativo. In genere l’affidabilità viene associata al numero di recensioni positive che sono presenti in diverse piattaforme, più un utente ritiene affidabile una risorsa online, più seguirà i suoi suggerimenti senza pensarci troppo.
Contenuti Seo oriented per Google Discover
Sicuramente ti starai chiedendo se l’ottimizzazione Seo è ancora influente sui contenuti per Google Discover, la risposta è: assolutamente sì. Anche se non avviene una ricerca per parole chiave, i contenuti su Discover si basano sulle precedenti ricerche degli utenti, effettuate su Google Search oppure su Youtube.
Per questo motivo è importante comprendere i due strumenti di ricerca come complementari e non come concorrenti, in quanto Google Discover si basa sui risultati di Google Search.
Innanzitutto, per far si che i tuoi contenuti finiscano su Discover, assicurati di seguire queste accortezze:
- Account Google My business
- Contenuti competenti e che coinvolgono
- Valore aggiunto tramite i contenuti
- Una buona user experience
- Immagini ad alta risoluzione e di grandi dimensioni
Bene, se nella checklist c’è tutto andiamo avanti e vediamo come ottimizzare al meglio le tue pagine.
- Sembrerà scontato dirlo, ma i contenuti devono essere attraenti, coinvolgenti, competenti, insomma, devono tenere gli utenti incollati allo schermo. Google Discover considera solo i contenuti di questo tipo, quindi mettici il massimo impegno e crea qualcosa che possa veramente piacere! Un altro suggerimento che possiamo darti è di individuare contenuti di tendenza: fai delle ricerche e scopri quali sono gli argomenti che potrebbero interessare di più al tuo pubblico.
- Google Discover essendo un feed attribuisce molta importanza alle immagini, quindi se la tua immagine in evidenza non rispetta gli standard, è molto difficile che tu finisca in Discover. Le dimensioni ideali, come abbiamo visto in precedenza, sono di 1200px in larghezza, ma soprattutto è importante che le immagini abbiano un’alta risoluzione. Anche i video sono una fondamentale risorsa per Discover e possono aiutarti a finire all’interno del feed, quindi non sottovalutarli.
- Negli ultimi tempi sembra che Google tenga in considerazione la popolarità del contenuto anche sui social media. Perciò condividere il contenuto sui social e creare engagement sarà sicuramente apprezzato da Google Discover.
- Non dimenticare mai la user experience. Un sito per piacere a Google deve essere veloce, semplice e intuitivo, quindi migliora sempre le sue performance.
Come ottimizzare i video per Discover
Tutti i video che disponibili online possono apparire sia sulla pagina principale dei risultati di ricerca, sia sulla pagina di ricerca delle immagini, ma anche in Google Discover.
Allo stesso modo dei testi, nei contenuti video si possono utilizzare le tecniche Seo, che si traducono nell’inserire degli elementi, che aiutano a comunicare la presenza di quel determinato video a Google.
Lo stesso motore di ricerca, ha fornito le 5 best practies da tenere a mente per ottimizzarli al meglio:
- I video devono essere disponibili sul web e accessibili al pubblico, in particolare ogni video dovrebbe avere una propria pagina web con un URL, in modo che Google possa accedervi ed indicizzarlo. Quindi assicurati che il video non richieda delle azioni complesse.
- È possibile aiutare Google a trovare più facilmente i video fornendogli dei dati strutturati utilizzando il markup. Esso può includere alcune informazioni essenziali, come il titolo, la descrizione o la durata.
- Fornire a Google delle miniature di alta qualità dei video.
- Aiutare Google a trovare i video fornendo delle Sitemap, con le quali si possono includere anche dei tag metadati.
- Assicurati che Google possa eseguire la scansione dei file video, i formati supportati sono i seguenti: 3g2, .3gp2, .3gp, .3gpp, .asf, .avi, .divx, .f4v, .flv, .m2v, .m3u8, .m4v, .mkv, mov, .mp4, .mpe, .mpeg, .mpg, .ogv, .qvt, .ram, .rm, .vob, .webm, .wmv, .xap.
Considerazioni finali su Google Discover
Se il tuo obiettivo è affermare il tuo sito o blog nel mondo online, non c’è risorsa migliore di Google Discover, un importante strumento (gratuito) che puoi sfruttare per veder decollare il tuo sito.
Allo stesso tempo i contenuti che andrai a produrre devono essere di alto livello, competenti e devono seguire le regole di ottimizzazione seo.
Puoi contattare la nostra agenzia e affidarci la creazione dei tuoi contenuti e la loro ottimizzazione. Scrivici per chiederci qualsiasi informazione o per una consulenza.