Sei un venditore Amazon o gestisci un’impresa online? Allora è essenziale che tu conosca la direttiva DAC7. Ma cosa è esattamente il DAC7 e quale impatto avrà sulle tue attività commerciali? Il DAC7, acronimo di Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa in Materia di Tassazione (DAC) numero 7, è una normativa europea che mira a rafforzare la trasparenza fiscale e la cooperazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea nell’era digitale.
In questo articolo, esploreremo più approfonditamente cosa è il DAC7, quali sono le sue implicazioni per le tua impresa online e come si applica su un marketplace come Amazon.
Se hai dubbi su come affrontare queste nuove disposizioni o hai bisogno di consulenza su come gestire la tua attività su Amazon, non esitare a contattarci. Noi di InConnect siamo a disposizione per fornirti il supporto di cui hai bisogno.
Chi deve compilare il DAC7?
La Direttiva si applica alle piattaforme digitali, ovvero tutte quelle aziende che facilitano le transazioni tra venditori e acquirenti. Cosa significa? Marketplace come Amazon, Ebay o Shopify dovranno raccogliere, verificare e trasmettere i dati fiscali dei loro venditori all’Agenzia delle Entrate. In questo modo, verranno svolti una serie di controlli sulla tua attività al fine di evitare l’evasione fiscale e garantire la trasparenza online.
In particolare, sarai obbligato a compilare il DAC7 se:
- Hai sede in uno dei paesi dell’Unione Europea
- Hai ottenuto almeno 2.000€ di incassi
- La tua attività ha generato almeno 30 transazioni annuali.
Nel caso in cui tu non abbia questi requisiti, non ti sarà richiesta la comunicazione dei tuoi dati.
Come si compila il DAC7?
È importante compilare il DAC7 in tempo, pena sanzioni o disattivazione del tuo account su marketplace come Amazon.
Ma vediamo come si compila il DAC7, quali sono le informazioni da dichiarare e quali passi devi intraprendere.
Facendo riferimento ad Amazon, la piattaforma ti invierà una notifica in cui ti richiederà di fornire una serie di dati fiscali che saranno comunicati all’Agenzia delle Entrate. I dati dovranno essere compilati entro 60 giorni dall’arrivo della prima notifica. In seguito, dovrai riconfermare le informazioni e le dichiarazioni ogni qualvolta apporterai delle modifiche oppure ogni 3 anni.
I dati fiscali da dichiarare ad Amazon variano in base alla natura del venditore, ovvero se lavori come persona fisica o persona giuridica.
Nel primo caso, se operi quindi come persona fisica, dovrai comunicare i seguenti dati fiscali:
- Nome e cognome.
- Indirizzo di residenza.
- Data di nascita e codice fiscale.
- Qualsiasi codice TIN emesso e ciascuno stato membro di emissione del codice
- Luogo di nascita (solo in assenza di un codice TIN).
- Numero di partita IVA (se disponibile)
Nel secondo caso, se lavori come persona giuridica, ovvero se sei un’azienda, una società o una fondazione, i dati da fornire saranno:
- Ragione sociale dell’azienda
- Indirizzo della sede legale
- Qualsiasi codice TIN emesso e ciascuno stato membro di emissione del codice
- Numero di partita IVA
- Numero di iscrizione al registro delle imprese
- Eventuali stabili organizzazioni (diverse dal tuo indirizzo principale) attraverso le quali vengono svolte attività rilevanti nell’Unione europea (se disponibile)
In entrambi i casi, dovrai comunicare l’ammontare totale delle tue vendite, in relazione al fatturato dell’anno di imposta.
Cosa succede se non compilo la dac7?
Se non compili la DAC7, andrai incontro a una serie di conseguenze spiacevoli.
In quanto venditore Amazon dovrai fornire i dati entro 30 giorni dalla notifica della piattaforma, con la possibilità di estendere il termine di altri 30 giorni per adeguarti.
Se il termine scade, l’account sarà temporaneamente sospeso fino alla verifica delle informazioni inviate. Se i dati inseriti sono imprecisi, Amazon può chiudere definitivamente il tuo account.
Nel caso in cui tu sia gestore di una piattaforma di vendita online, la mancata comunicazione dei dati è passabile di una sanzione, che va da un minimo di 3.000€ a un massimo di 31.500€. Se i dati forniti sono incompleti o falsi, la sanzione è ridotta, compresa tra i 1.000€ e 10.500€
È importante quindi fornire tutti i dati necessari per tempo, facendo attenzione a compilare il DAC7 con informazioni che siano precise e veritiere.
In conclusione
In questo articolo abbiamo parlato della Direttiva DAC7, di come funziona, chi la deve compilare e come farlo. Il DAC7 rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione fiscale delle grandi piattaforme digitali come Amazon. Obbligando le aziende a fornire informazioni fiscali dettagliate, l’UE mira a combattere l’evasione fiscale e promuovere la trasparenza nel commercio online. Tuttavia, le implicazioni pratiche di questa direttiva possono risultare complesse da affrontare per molti venditori.
Se ti trovi alle prese con le sfide di una piattaforma come Amazon, non esitare a rivolgerti a noi di InConnect. Siamo qui per offrirti consulenza esperta e supporto pratico per vendere su piattaforme digitali come Amazon e garantire il successo del tuo business.