Come funziona l’OSS One-Stop-Shop per vendere all’estero

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Vendere all’estero rappresenta un’opportunità per molti venditori che desiderano espandere il proprio business oltre i confini locali. Tuttavia, il mercato estero risulta essere spesso complicato dal punto di vista burocratico e legislativo. Ogni venditore, infatti, deve non solo gestire adeguatamente il proprio canale di vendita, logistica e tutto ciò che ne concerne, ma anche tutti i vincoli e adempimenti a livello normativo. In questo articolo andremo a scoprire e fare più chiarezza e cosa significa il regime OSS (acronimo per One-Stop-Shop), sui soggetti interessati e gli adempimenti da conoscere.

Se vuoi scoprire quali opportunità offre il mercato estero per il tuo business, contatta il Team di Inconnect. Per te eseguiremo un’analisi del prodotto, della potenziale richiesta e concorrenza all’estero e ti consiglieremo il percorso giusto da seguire per far crescere il tuo business e connetterti a nuovi clienti. Puoi raccontarci la tua idea di business e ti offriremo supporto in tutto il tuo percorso. InConnect è un agenzia specializzata nella gestione di Amazon Seller Account, pertanto in questo articolo scoprirai anche i vantaggi di vendere all’estero con Amazon e di come farlo al meglio e in conformità con le normative vigenti. E se vorrai approfondire di più, ti basterà chiamare il nostro team e ci metteremo in contatto con te per offrire un orientamento per la tua attività.

Normativa OSS: soglia dei 10.000€

Dal 1 luglio 2021 sono stati apportati aggiornamenti e non poche novità in materia dell’IVA.  É cambiata, infatti, la normativa europea relativa all’IVA. Partiamo da un concetto fondamentale: la soglia dei 10.000€.

Per arrivare alla definizione del regime OSS, facciamo un passo indietro e, chiariamo quali sono gli obblighi fiscali basilari che derivano dall’attività di vendita e-commerce all’esterno. Come sempre, faremo un esempio per semplificare il più possibile le peculiarità delle normative. 

Nel caso in cui un seller invia i propri prodotti all’estero da un magazzino italiano possono verificarsi due casi distinti. Se le vendite al di fuori dell’Italia sono inferiori ai 10.000€, il venditore può continuare a vendere con IVA italiana. Di contro, se  le vendite al di fuori dall’Italia superano i 10.000€, il venditore dovrà necessariamente applicare l’IVA del paese di destinazione.

Inoltre, un venditore per vendere all’estero può decidere di stoccare la propria merce all’estero. In questa seconda casistica, il seller dovrà aprire la partita Iva nel paese di stoccaggio. Ed, inoltre, se decide di stoccare i propri prodotti in più di un paese sarà necessario aderire al regime OSS (One-Stop-Shop) anche se non supera i 10.000€ di vendite.

Questa premessa ci facilita l’introduzione alla definizione del regime OSS (One-Stop-Shop ) e dei rispettivi vantaggi che ha comportato per la gestione delle vendite all’estero. 

La soglia dei 10.000€ è cumulativa. Quindi, rispetto al passato, dal 2021 se ad esempio effettui 9 mila di vendite in Germania e uno in Spagna, devi considerare la soglia superata, pertanto dovrai versare l’iva tanto in Germania quanto in Spagna.

In questa circostanza, ti verrà richiesto di aprire o possedere la partita iva in quel paese. Ma, dato che non è un sistema efficiente, allora è stato introdotto il regime OSS. Così puoi effettuare una dichiarazione iva nel paese della tua attività senza dover aprire la partita iva in ciascun paese in cui intendi effettuare le vendite.

É nostra premura comunque consigliarti di rivolgerti ai professionisti, esperti del settore che, possono offrire una consulenza personalizzata, nonché supporto nel processo di apertura della/e P.IVA e ovviamente assistere in tutte quelle attività ricorrenti, come la preparazione e la presentazione delle dichiarazioni.

 

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One Stop Shop: cosa significa regime OSS

Il One Stop Shop – OSS, detto anche regime speciale dello sportello unico,  è stato introdotto a partire dal 21 luglio 2021, e rappresenta un regime che consente agli operatori che forniscono servizi o cedono beni a consumatori dell’UE di dichiarare e pagare l’IVA in un unico Stato membro, quello dove sono identificati. Pertanto, successivamente sarà lo Stato di identificazione a provvedere alla ripartizione degli importi agli Stati UE interessati. 

Dunque, riprendendo gli esempi di prima, come puoi notare il primo vantaggio e semplificazione che offre l’ One-Stop-Shop è che possibilità di evitare di aprire la partita iva in tutti i paesi in cui si effettuano le vendite. In tal modo, come venditore potrai registrarti nel proprio paese ed effettuare un unico pagamento all’organo competente e, dunque all’Agenzia delle Entrate, andando a compensare in modo più semplice tutti gli obblighi per gli altri paesi. 

Riprendendo le informazioni riportate dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, il regime One Stop Shop rappresenta il sistema europeo di assolvimento dell’IVA, centralizzato e digitale, che, riguarda:

  • Vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi (ad eccezione dei beni soggetti ad accise) effettuate da fornitori o tramite l’uso di un’interfaccia elettronica
  • Vendite a distanza intracomunitarie di beni effettuate da fornitori o tramite l’uso di un’interfaccia elettronica;
  • Vendite nazionali di beni effettuate tramite l’uso di un’interfaccia elettronica;
  • Prestazioni di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti nell’UE o da soggetti passivi stabiliti all’interno dell’UE ma non nello Stato membro di consumo a soggetti non passivi (consumatori finali).

Riassumendo, la vera novità di questo regime OSS risiede nel fatto che ti sarà possibile effettuare la registrazione telematica Iva in un solo Stato UE per tutte le vendite di beni/servizi ai consumatori privati.

Che cos’è il regime partita IVA IOSS

Accanto al regime OSS come seller puoi aver sentito parlare anche di IOSS, ossia lo sportello unico delle importazioni (Import One Stop Shop – IOSS). Quest’ultimo è un regime speciale che viene applicato alle vendite a distanza di beni importati da Paesi terzi, purché si tratti di importazioni di modico valore. Infatti, il Regime IOSS riguarda le vendite a di beni importati da paesi terzi in spedizioni di valore non superiore a 150 euro.

Vantaggi del Regime OSS e IOSS

In sostanza, come vedi, il regime partita IVA OSS (One Stop Shop) e il regime IOSS (Import One Stop Shop) sono regimi semplificati di dichiarazione e versamento IVA. Pertanto, sono regimi che consentono la gestione degli adempimenti IVA mediante procedure informatiche, presso un’autorità fiscale, senza doversi identificare in tutti gli Stati membri. I vantaggi di questi regimi sono:

  • Identificazione elettronica ai fini IVA in un unico Stato membro per tutte le cessioni di beni e servizi a favore di consumatori finali situati in tutti gli altri 26 Stati membri.
  • Un’unica dichiarazione elettronica trimestrale ed unico pagamento dell’IVA dovuta su vendite di beni e servizi presso lo Stato di identificazione.

Vi è un ultimo vantaggio, non meno importante in materia di vendite all’estero. Aderendo al regime opzionale IVA OSS, potrai relazionarti con l’amministrazione fiscale del tuo Stato e, dunque interagire nella propria lingua anche per le vendite transfrontaliere.

Come accedere al regime partita IVA OSS e chi può utilizzalo

Per offrirti una risposta esaustiva a questa domanda, facciamo riferimento alle dichiarazioni dell’Agenzia delle Entrate.  Riprendendo nuovamente le definizioni e chiarimenti sopra citati, i soggetti interessati ai regime OSS e IOSS sono due: 

  • soggetti passivi IVA all’interno dell’Unione Europea.
  • soggetti passivi IVA extra-UE. 

In merito alla prima categoria, i soggetti passivi IVA all’interno dell’UE, pertanto già identificati, è richiesta soltanto la registrazione al Regime OSS UE ai fini della dichiarazione e pagamento dell’IVA per:

  • Vendite a distanza intra-UE di beni: parliamo di vendite in cui le merci situate in uno Stato membro vengono vendute e inviate da o per conto del fornitore a un soggetto non tassabile in un altro Stato membro. Pertanto, le merci sono state prodotte nell’UE o sono state importate nell’UE prima della vendita.
  • Servizi forniti a un soggetto non passivo in uno Stato membro in cui il fornitore non è stabilito.

In merito alla seconda categoria, un soggetto passivo extra-UE; questi ultimi, al fine di dichiarare e pagare l’IVA per le vendite a distanza intra-UE, sono tenuti a iscriversi al regime IOSS e possono distinguersi in:

  • Soggetti passivi extra-UE con stabile organizzazione in uno Stato Membro: sono già identificati e sono tenuti solo a registrarsi al Regime OSS UE e regime IOSS;
  • Soggetti passivi extra-UE senza stabile organizzazione in uno Stato Membro: che anche se identificati già in uno Stato Membro devono identificarsi in Italia e registrarsi al Regime OSS non-UE e regime IOSS. 

Procedure OSS: come fare la registrazione al Regime OSS

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Prima di tutto, ricordiamo che tutti i soggetti che erano già iscritti al dismesso regime MOSS alla data del 30/06/2021 sono stati iscritti d’ufficio all’interno del nuovo sistema OSS a partire dall’01/07/2021.I soggetti che scelgono di aderire al regime opzionale OSS dovranno eseguire la registrazione telematica. Sarà sufficiente, entrare nella propria Area Riservata all’interno del sito web dell’Agenzia delle Entrate, sotto la voce “Regimi IVA MOSS, OSS e IOSS” e compilare un modulo on-line.

Dunque,  ti occorrerà avere con te la Password e PIN di accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate.  Nel caso in cui non li possiedi, potrai richiedergli all’ufficio di riferimento prima di procedere alla registrazione al regime OSS. 

Consigliamo di coinvolgere il consulente fiscale italiano al fine di fornire tutti i dati tecnici in maniera corretta, al fine di non commettere errori.

Inoltrata la domanda compilata, i tempi di elaborazione standard richiedono qualche giorno dopo la presentazione della richiesta. Previa diversa indicazione il regime OSS ha effetto dal trimestre successivo alla registrazione.

Quali sono gli adempimenti regime IVA OSS dopo l’apertura

I soggetti che hanno aderito al regime Oss-Ue e i soggetti appartenenti al regime Oss-Non Ue dovranno provvedere alla trasmissione in via telematica della dichiarazione trimestrale IVA delle operazioni effettuate nel trimestre precedente e al versamento dell’IVA dovuta. 

L’obbligo di comunicazione sussiste anche in caso di mancanza di operazioni nel trimestre.

Come riportato sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrare “la Dichiarazione Iva Oss è inviata all’Agenzia attraverso il Portale Oss. La Dichiarazione ha cadenza trimestrale. Le scadenze per presentare la dichiarazione sono le seguenti: 30 aprile, per il trimestre che termina il 31 marzo; 31 luglio, per il trimestre che termina il 30 giugno; 31 ottobre, per il trimestre che termina il 30 settembre; 31 gennaio, per il trimestre che termina il 31 dicembre.”

Semplifichiamo meglio gli adempimenti da seguire.

  • Dichiarare ogni 3 mesi all’Agenzia delle Entrate le vendite del trimestre ai paesi della Comunità Europea;
  • Tenere il registro corrispettivi per Stato indicando le diverse aliquote;
  • Consegnare il registro dei corrispettivi al consulente fiscale;
  • Presentare dichiarazioni IVA;
  • Effettuare Pagamenti IVA.

Come va presentata la dichiarazione Iva OSS

Come anticipato, la dichiarazione Iva OSS deve essere presentata esclusivamente in via elettronica, per ciascun periodo d’imposta, entro la fine del mese successivo al termine di ciascun trimestre. (Ricordiamo che deve essere presentata anche se non è stata effettuata alcuna operazione nel corso del trimestre.

La dichiarazione IVA OSS dovrà contenere:

  • Il numero di identificazione;
  • L’ammontare delle prestazioni di servizi digitali effettuate nel trimestre di riferimento, per ciascuno Stato membro di domicilio e suddiviso per aliquote, al netto dell’Iva;
  • Le aliquote applicate in relazione allo Stato membro;
  • L’ammontare dell’Iva, suddiviso per aliquote, spettante a ciascuno Stato membro;

Inoltre, va specificato anche che, per i soggetti che dispongono di stabili organizzazioni in altri Paesi membri, la dichiarazione dovrà contenere:

    • L’ammontare dei servizi digitali resi tramite una stabile organizzazione in ciascuno Stato membro, diverso da quello in cui quest’ultima è localizzata e in cui clienti hanno il domicilio o la residenza;
    • Il numero individuale di identificazione Iva o il numero di registrazione fiscale della stabile organizzazione stessa.

Come recedere dal regime OSS

Un soggetto passivo può cessare di avvalersi del regime OSS (One Stop Shop), a prescindere dal fatto che continui a cedere beni o a prestare servizi che possono rientrare nel regime speciale. Per recedere dal regime IVA OSS, sarà necessario informare lo Stato membro di identificazione almeno 15 giorni prima della fine del trimestre solare che precede quello nel quale intende cessare di avvalersi del regime.

La cessazione ha effetto dal primo giorno del trimestre solare successivo (art. 57-octies del Reg. UE 282/2011).

Inoltre, è bene ricordare anche che: si è esclusi dall’OSS, ai sensi degli artt. 74-quinquies co. 5 e 74-sexies co. 3-bis del DPR 633/72, quando:

  • Il soggetto passivo informa di avere cessato la fornitura di beni e/o la prestazione di servizi coperti dal regime di cui si avvale;
  • può presumersi che le attività del soggetto passivo coperte dal regime speciale siano cessate;
  • non soddisfa più le condizioni per avvalersi del regime;
  • non osserva le norme relative al regime.

In conclusione

Il One Stop Shop – OSS, detto anche regime speciale dello sportello unico consente agli operatori che forniscono servizi o cedono beni a consumatori dell’UE di dichiarare e pagare l’IVA in un unico Stato membro, quello dove sono identificati. Semplificando le pratiche e gli adempimenti per molti venditori. Grazie a questo regime sarà, infatti, lo Stato di identificazione a provvedere alla ripartizione degli importi agli Stati UE interessati.

Tale regime rappresenta un grande vantaggio per le vendite in più marketplace. I venditori che desiderano effettuare vendite all’estero, senza OSS (One Stop Shop) dovrebbero aprire l’IVA in ciascun paese dell’unione europea e versare iva in quel paese. Così invece, questo regime, può essere semplificata, consentendoti di gestire in maniera più semplice ed efficace tutte le pratiche.

Se sei un venditore Amazon oppure desideri diventarlo e vendere in più mercati in Europa, contatta il Team di Inconnect. Puoi raccontarci la tua idea di business e ti offriremo supporto in tutto il tuo percorso. InConnect è un agenzia specializzata nella gestione di Amazon Seller Account, pertanto il nostro team può sostenerti nella crescita del tuo business aiutandoti a vendere all’estero con Amazon e di come farlo al meglio e in conformità con le normative vigenti.