Come aprire una Partita IVA velocemente

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Iniziare una propria attività può suscitare timori e perplessità, soprattutto in relazione ad un tema: la partita IVA. Sono sicura che la prima domanda che ti frulla nella mente sarà “come aprire la partita IVA?” seguita da “mi conviene aprire una partita IVA?”.

Noi di Inconnect vogliamo dare una spinta in più agli imprenditori e liberi professionisti offrendo alcune nozioni sull’argomento. Ti spiegherò cos’è la Partita IVA e, se stai pensando di metterti in proprio o di avviare la tua attività, ti dirò alcune cose che devi sapere prima di dedicarti alla libera professione.

In questo articolo scoprirai come aprire una partita IVA e quali requisiti dovrai rispettare per accedere alle agevolazioni previste nella partita iva, regime dei minimi o forfettaria. Proverò a dare risposta a tante domande che sorgono naturalmente prima di intraprendere questo viaggio nel mondo dell’imprenditoria. Preparati, partiamo!

Cosa è la partita IVA?

Partiamo dalle basi. La partita IVA sta per Imposta sul Valore Aggiunto e rappresenta la tassa che si aggiunge al valore di partenza di un prodotto o servizio venduta al pubblico.

Per un imprenditore, la partita IVA rappresenta un codice composto da undici cifre, che ha lo scopo di identificare l’attività ed il titolare dell’impresa. Dunque, serve a rintracciare esattamente la persona fisica o giuridica in questione: ossia, un libero professionista, un lavoratore autonomo o il titolare dell’impresa. 

Inoltre, l’IVA è un’imposta a percentuale variabile, di fatto esiste: 

  • l’imposta minima al 4% per i beni di prima necessità;
  • l’imposta ridotta al 10% per i servizi come, ad esempio, la ristorazione;
  • l’imposta ordinaria al 22% per tutte le rimanenti categorie.

L’IVA è un’imposta di consumo o un’imposta “indiretta” poiché è a carico del consumatore finale. A pagare l’IVA nella pratica è il consumatore finale che acquista un bene o servizio che paga il prezzo di vendita finale. Non si tratta quindi di un addebito sulle imprese, anche se esistono alcune eccezioni.

Come aprire una partita IVA?

Se la tua intenzione è quella di trasformare un’attività occasionale in qualcosa di più stabile e continuativo come una vera e propria attività commerciale, dovrai aprire la Partita IVA, poiché si tratterà di un’attività autonoma, continua ed abituale.

Ci sono diversi modi per avviare le pratiche di apertura:

  1. Puoi presentare la tua richiesta in prima persona presso l’Agenzia delle Entrate.
  2. Puoi presentare la tua richiesta sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.
  3. Puoi rivolgerti ai servizi online che supportano i liberi professionisti in tutto l’iter dell’apertura e gestione dell’attività.

Oggi, grazie alla crescente digitalizzazione della PA, chi ha intenzione di aprire la partita IVA non è più obbligato a recarsi in prima persona presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate. 

É sempre bene, però, affidarsi ad un commercialista che si occuperà di presentare la richiesta all’Agenzia delle Entrate, che provvederà ad attribuire al richiedente il codice di identificazione dell’attività. 

Avere il parere di un commercialista inoltre, permette di operare scelte strategiche in base all’attività che si sta avviando, aderendo a regimi fiscali specifici grazie a cui ottenere diversi tipi di agevolazioni.

I tempi per aprire la partita IVA sono molti più ridotti rispetto al passato. In 24 ore è possibile avviare la propria attività come libero professionista. 

Per le altre categorie di imprenditori, come artigiani e commercianti, i tempi di attesa sono più lunghi, fino a 15 giorni.

Questo perché stando a quando riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate nel caso di una ditta individuale, dunque, sarà necessario inviare la Comunicazione Unica, che una volta presentata alle diverse Amministrazioni permetterà di provvedere a compilare il modello apertura partita IVA e inviare il tutto in via telematica o su supporto informatico al Registro delle imprese.

Riassumendo quanto si riporta sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

  1. I soggetti tenuti all’iscrizione nel Registro delle imprese:  dovranno presentare il modello AA9/12 e modello AA7/10, domanda di attribuzione del numero di codice fiscale e dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA per i soggetti diversi dalle persone fisiche) attraverso la Comunicazione Unica.
  2. I soggetti non tenuti all’iscrizione nel Registro delle imprese e al REA: possono presentare la propria dichiarazione di inizio attività secondo le istruzioni allegate ai modelli AA9/12 o AA7/10.

Partita IVA: altri dati da aggiungere

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Dunque, quando inizi la tua attività, dovrai richiedere il codice di Partita IVA all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, se la tua intenzione è fare il commerciante, dovrai iscriverti al Registro delle Imprese, alla Gestione Commercianti INPS, e se prevedi di avere dei dipendenti dovrai attivare una polizza assicurativa INAIL e INPS. Infine dovrai anche effettuare la comunicazione SCIA prima di cominciare ogni attività.

Ci sono altri passi fondamentali da prendere in considerazione. Intanto, aprire una partita IVA implica anche l’iscrizione al Registro delle Imprese e la comunicazione del codice ATECO. Il codice serve a identificare il settore dell’attività che svolgi. Quest’ultimo è importante soprattutto nel regime forfettario, in quanto serve a stabilire il coefficiente di redditività che serve a calcolare il reddito imponibile dal fatturato totale. 

In base al codice ATECO avrai un coefficiente di redditività diverso. Questo significa che avrai da affrontare delle spese forfettarie specifiche in base alla tua professione. 

Possiamo dire che in generale, aprire una partita IVA di per sé non comporta grandi spese, ma vanno comunque sostenuti costi legati all’imposta di bollo, costo per servizio dei professionisti, costi di segreteria, e via discorrendo.

Quali professionisti devono aprire la partita IVA?

Per capire se hai bisogno di aprire la partita IVA devi rispondere a queste domande:

  1. Eserciti un’attività economica continuativa?
  2. Il compenso annuale supera i 5.000 euro?
  3. La durata delle tue prestazioni supera i 30 giorni?

Se la risposta è sì, allora rientri nelle professioni che dovranno aprire la propria partita IVA. Ti elenco alcune categoria per cui si prevede l’apertura della partita IVA.

  • Liberi professionisti: architetti, avvocati, ingegneri, professionisti dell’ambito informatico e della comunicazione, come graphic designer, sviluppatori, programmatori, e simili.
  • Artigiani.
  • Edilizia: idraulico, elettricista,  imprese di pulizie
  • Sanità: fisioterapisti, nutrizionisti, psicologi, dentisti, personal trainer.
  • Ristorazione: bar, ristoranti, pizzerie.
  • Trasporto: NCC, taxi, e altre categorie.
  • Commercio: commercianti, grossisti, negozianti.
  • Turismo: alberghi, b&b, case vacanza.
  • Estetica: centro estetico, parrucchieri.

Partita iva libero professionista

Cominciamo col dire che un libero professionista si identifica come un lavoratore autonomo che ha aperto la partita IVA e può essere o meno iscritto ad un albo professionale specifico. Nel precedente paragrafo ne abbiamo citati alcuni, come architetti, graphic designer, avvocati e via discorrendo. 

Per aprire la partita iva per liberi professionisti non è obbligatoria l’iscrizione alla camera di commercio (CCIAA), pertanto, le spese di apertura sono minime.

Quello che sarà necessario fornire al proprio commercialista saranno alcuni dati essenziali come dati fiscali, la sede dell’attività, il codice ATECO e il regime fiscale che si vuole adoperare.

Una volta aperta la partita IVA il libero professionista dovrà sostenere spese legate alla tenuta della contabilità, la dichiarazione dei redditi e anche i contributi previdenziali legati alla professione. Nello specifico, per effettuare la dichiarazione sulle contribuzioni nei confronti di INPS e INAIL si utilizza il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), che è obbligatorio anche per le imprese. 

Perché aprire partita iva regime dei minimi

Per aprire la partita IVA agevolata, come sempre, è necessario presentare richiesta all’Agenzia delle Entrate, che provvederà ad attribuirti il codice di identificazione.

Il nuovo regime dei minimi, in vigore dal 2015, garantisce per i titolari di partita IVA che, nel rispetto dei requisiti previsti, beneficiano di una tassazione agevolata del 15%, che scende al 5% per i primi cinque anni per le nuove attività.

Alla partita iva regime dei minimi possono accedere coloro che rispettano i seguenti requisiti:

  • i ricavi annuali non superano i 65.000 euro;
  • spese sostenute per personale dipendente o per lavoro accessorio non superano i 20.000 euro lordi;
  • rispettano il limite di 30.000 euro per redditi da lavoro dipendente e pensino percepite.

Dunque, i vantaggi della partita IVA agevolata sono:

  • tassazione al 5% per i primi cinque anni di una nuova attività o start-up
  • tassazione al 15% dal sesto anno di attività in poi
  • gestione più semplice ed economica
  • regime dei minimi INPS: i titolari di partita IVA col regime forfettario iscritti alla gestione INPS artigiani e commercianti possono beneficiare della riduzione al 35% sui contributi dovuti.

Scegli che attività vuoi iniziare

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Quando vuoi metterti in proprio è bene avere presente che puoi avviare un’attività con una struttura specifica, che prevede condizioni di costituzioni particolari per poter raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. Prima di ogni cosa, dovrai valutare quale macchina produttrice creare per raggiungere il tuo obiettivo di business. 

Generalmente si fa la distinzione tra due macro tipologie di società:

  1. Società di persone.
  2. Società di capitali.

Nel primo caso, rientrano diverse attività come Società semplici, Società in nome collettivo (SNC), SAS e Società di fatto. Quello che le contraddistingue dalla società di capitali è che, i soci che costituiscono le società di persone sono solidalmente responsabili per le azioni della società, specialmente in caso di debito.

Tra le società di capitali, oltre alle SPA, si possono costituire SRL o SRLS. Queste ultime si caratterizzano per il fatto che la responsabilità dei soci ed il loro valore nella società sono determinati dal capitale che hanno investito. Inoltre, in caso di obbligazioni è la società a risponderne con il proprio patrimonio.

In linea generale, ti conviene creare una società di persone per avviare quelle attività che non richiedono grandi investimenti, non sono particolarmente soggette a rischio e non creano utile netto molto elevato.

In questa sede non ti presento tutte le tipologie nel dettaglio, quello che devi considerare prima di aprire una tua attività è che la struttura che scegli dovrà essere compatibile con i tuoi obiettivi di business, pertanto parlane con i professionisti competenti in materia e ti sapranno consigliare la soluzione ideale per te.

A titolo esemplificativo te ne presento alcune.

S.A.S: società in accomandita semplice

Società in accomandita semplice prevede la costituzione di una società di tipo commerciale o non commerciale. Quest’ultima si caratterizzata prevalentemente da due tipi distinti di soci: gli accomandatari e gli accomandanti.

La differenza tra i soci risiede nella loro responsabilità per le obbligazioni sociali. Gli accomandatari, in caso di debito della società, rispondono in modo solidale e illimitato. D’altra parte, gli accomandanti rispondono in relazione alla loro quota con cui partecipano alla società.

Per fondare una SaS servono i soci e dovrai stipulare ed autenticare un atto costitutivo. Bisognerà anche aprire una Partita IVA. Se si svolge attività commerciale, sarà necessario essere iscritti alla Camera di Commercio, INAIL, pagare contributi INPS e la gestione prevede di condurre correttamente i registri contabili.

Società a responsabilità limitata: S.R.L. e S.R.L.S.

Società a responsabilità limitata è una società di capitali in cui ogni socio versa una quota per dare vita alla società.  Alla sua costituzione sono necessari 10.000 euro. È una realtà che ha una personalità giuridica e la responsabilità dei soci è limitata all’ammontare della quota di capitale conferito.

La Srl può essere avviata anche da una sola persona, in tal caso si parla di S.R.L.S. La SRL semplificata è costituita con un atto notarile ed un apporto di  capitale minimo di 1 euro ed un massimo di 9.999 euro. Se serve una società con maggiore capitale occorre costituire una SRL normale. Ovviamente se ti metti in proprio ti converrà aprire la partita IVA nel regime fiscale dei minimi usufruendo così delle agevolazioni fiscali.

Per la tassazione e la gestione, in quanto persona giuridica, la SRLS paga direttamente le imposte, ovvero l’IRES e l’IRAP. Per quanto riguarda i contributi previdenziali, ogni socio della SRLS deve essere iscritto all’INPS, con un costo minimo annuale. Spesso, i costi di gestione di una SRL semplificata diventano ingombranti, pertanto molti optano per l’apertura di una ditta individuale.

Come vedi ogni società presenta caratteristiche ed obblighi peculiari pertanto pondera bene la scelta prima di iniziare qualsiasi attività.

Obblighi per attività commerciali

Come anticipato, se non rientri nella categoria di libero professionista, insieme all’apertura della partita IVA dovrai anche iscriverti alla Camera di Commercio, meglio nota come CCIAA.

Hanno l’obbligo di iscrizione tutti coloro che svolgono attività economica come impresa, nello specifico: imprese che producono beni e servizi, trasporto, banche, compagnie assicurative, aziende agricole.

Per chi vige l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio e tutta la normativa in merito puoi trovare tutti i dettagli meglio articolati nella legge n. 580 del 29 dicembre 1993.

Per quanto riguarda il costo iscrizione camera di commercio devi sapere che quest’ultimo cambia a seconda del tipo di impresa. Per iscriversi alla Camera di Commercio devi sostenere i costi di iscrizione e poi il costo annuale per i diritti camerali. Inoltre, bisogna aggiungere anche il costo della PEC, della firma digitale ed il costo di un professionista che magari svolgerà la pratica al tuo posto.

Regime fiscale per la partita IVA

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Ci sono state non poche novità nell’ambito della partita iva e regimi fiscali. Di fatto, negli ultimi anni è possibile aprire la partita IVA scegliendo un regime agevolato, detto anche regime forfettario. Questa possibilità agevola di molto soprattutto i liberi professionisti ed emergenti start-up.

Vediamo cosa significa regime forfettario e regime ordinario. Di base, si fa riferimento  ad una diversa aliquota impositiva che verrà applicata al bene o al servizio dell’attività economica che andrai a svolgere. 

Il regime ordinario si adatta alle società di capitale come le S.R.L., S.P.A., S.N.C, S.A.S o ditte individuali. Per i liberi professionisti, come architetti, designer, informatici ed altre figure autonome, iscritte o meno ad un Albo Professionale è utile, invece, aderire al regime agevolato.

Il regime dei minimi è stato introdotto con l’obiettivo di aiutare i piccoli imprenditori e liberi professionisti, nonché commercianti, artigiani e start-up che sono in procinto di iniziare la propria attività. Per queste categorie sono previste di fatto delle agevolazioni fiscali.

Aprire la partita IVA online

Ad oggi, l’iter di apertura è più semplice, rapida ed economica, anche grazie alla presenza di portali dei commercialisti che hanno permesso, soprattutto, ai freelancer ed emergenti liberi professionisti di aprire l’IVA senza grandi spese e pratiche burocratiche.

DI fatto, esistono diversi portali online in cui puoi richiedere una consulenza con gli esperti del mestiere che sapranno consigliarti. Sono in sostanza dei servizi alternativi che ti permettono di gestire la tua partita IVA attraverso una piattaforma online.

Te ne presento due.

Qonto

Con Qonto puoi aprire la tua partita IVA in pochissimo tempo, diventando autonomo fin da subito. In più questa piattaforma offre il supporto legale  online e ti supporta nella gestione finanziaria e contabile della tua attività.

Partitaiva24

Questo servizio ti permette di aprire la partita IVA come libero professionista oppure come artigiano o impresa da commerciante. Avrai una consulenza gratuita e proposte di soluzioni su misura per la tua attività.

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In conclusione

In questo articolo abbiamo fornito alcune informazioni essenziali su come aprire la partita IVA. Hai potuto constatare che è necessario essere fiscali e seguire in maniera corretta la procedura di avvio attività riportata dall’Agenzia delle Entrate. 

Prima di procedere con tutte le pratiche ti consigliamo di rivolgerti sempre a professionisti competenti in materia, come i commercialisti, perché con il loro supporto ed esperienza potrai intraprendere il tuo viaggio imprenditoriale nel migliore dei mondi e con le giuste condizioni. A tuo disposizione hai anche i canali online in cui richiedere consulenze e consigli per mettere in piedi la tua struttura. 

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